
berlusconi non è più senatore: la "dinastia" con la sete nel sangue!
Berlusconi non è più senatore!
"Torna... 'Ste tette aspettan te. Torna... Che smania e te vedè!".
Carne della carne chiama e lo fa nel momento cruciale, nel momento cioè, in cui tutto poteva ancora essere controllato, in cui i passi del caimano risultavano non seguiti. Ed i timori dei congiunti sembravano reali, veri, tant'è che il cavaliere asino, da buon vile quale è, non s'è fatto pregare.
Ma potrebbe ancora accadere, se non facesse in tempo a rientrare, di ritrovarsi di fronte a qualcuno che non lo faccia tornare in casa tanto presto. Ecco perché il suo aereo deve ora riuscire ad atterrare a Milano. Ormai il Senato, quel maledetto Senato, ha deciso l'espulsione, lo ha deriso, lo ha castigato, ha fatto divenire il cognome Berlusconi, il più insulso ed indegno cognome della storia d'Italia.
Niente sarà più come prima per il pregiudicato Berlusconi, nemmeno la politica. Nulla potrà più ripristinare lo splendore, seppur artificiale, della sua persona.
Berlusconi sarà offuscato per sempre e, mentre se ne sta andando, proprio ora, si intuisce cosa sarebbe stata l'Italia, se solo quel mascalzone di nome Silvio non fosse stato il delinquente e farabutto che è.
Aveva ottenuto tutto. Si era impossessato di tutto. E questo fu il suo vero, grande errore!
Voleva mantenere anche la presunzione di sentirsi dire da tutti, che gli riconoscevano una coscienza pulita, come se l'allucinazione di tutti fosse la sua presa d'atto. Voleva sentirsi idolatrato, anche se capiva che mai lo sarebbe stato definitivamente, poiché lui stesso, di idoli, ne aveva uno: il Denaro!
Ma Berlusconi, il caimano Berlusconi ha commesso l'errore di sentirsi troppo onnipotente. La sua sfacciataggine l'ha portato a rosicchiare attorno ad un osso davvero duro, la Magistratura, inducendo così tutte le Procure a dargli la caccia; le ha talmente provocate, da arrivare ferito ed ormai sfinito all'ultimo scontro, tutto in salita, contro un Parlamento ormai ostile, quasi incredulo di ciò che si stava verificando, poiché non artefice della disfatta del balordo quattro volte Presidente del Consiglio italiano. Berlusconi ha perso ed oggi è stato anche scacciato dal Palazzo. Berlusconi non è più un senatore. Berlusconi non è più onorevole.
La nuova realtà appare come un fatto sconcertante specialmente sui volti di chi, al suo fianco ha condotto mille rapine, mille nefandezze. Sono coloro definibili complici, ben più identificabili se si ricercano nella sua sfera politica.
L'altra parte del Parlamento è ancora incredula, stenta a credere di essere l'artefice di una decisione così estremamente, enormemente e grandiosamente importante. Ma, lode al Cielo, s'è concretizzata. Avranno finalmente intuito le attese del popolo?
Ma no... Forse si saranno sentiti più protetti, in seguito al voto di fiducia, che ha visto il Governo sopra di 30 punti.
Vuol dire forse che la nuova aleanza si sente davvero solida? O, semplicemente, è arrivata l'ora stabilita dal destino dell'infame Berlusconi.?
Quel che è stato, avremo modo di scoprirlo, a partire da domani.
Questo articolo è Copyright © di Io Non Mollo - Riproduzione vietata - Pubblicato 7 anni fa -
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