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E' l'anno in cui la metamorfosi da Stato individuale a Stato europeo avrebbe dovuto mostrare l'acquisita consistenza, se il considerevole impegno profuso ed il non semplice lavoro di 'allineamento' avessero prodotto le auspicate capacità di resistere ai contraccolpi.
Appartenere all'Europa unita ha rappresentato la volontà di far forte la propria economia e di far divenire decisivo ogni intervento europeo nel contesto internazionale.
La tanto 'venerata' crisi economica che stiamo subendo, per così come noi la conosciamo, ha evidenziato, di fatto, che l'Europa, nella sua complessità , non ha la stabilità che ogni singolo Stato era tenuto a raggiungere, ma che sta dimostrando invece, di aver dato luogo ad un'inverosimile ammucchiata, a cui hanno partecipato tanti vogliosi, la cui unica bramosia era un'apparente partecipazione.
Aver creato la moneta unica, senza aver prima impostato una capace BCE con annessi e connessi i tipici poteri di una vera banca centrale, oppure, l'aver rimosso i confini senza aver prima rimosso le differenze di vita sia politiche sia sociali, o ancora, l'aver lasciato che leggi di uno Stato si scontrassero con quelle di un altro Stato (non dimenticate la discutibile apertura alla Turchia con tutte le sue disuguaglianze) han fatto si che l'Europa di oggi venga vista come un certo territorio in cui c'è sempre da discutere. Purtroppo, però, dove c'è sempre da discutere, là certamente non vi sono capacità di reazioni immediate.
La crisi europea, per quanto ci riguarda, è cominciata nello stesso istante in cui i Parlamenti degli Stati partecipanti hanno deciso di estendere le loro rappresentanze, fino a divenire dei costosissimi duplicati, incapaci tra l'altro, di dare un giro di vite o una sterzata decisiva per il raggiungimento di obiettivi comuni. Come se i politici, per i soli impegni nazionali, vivessero la loro esistenza già troppo dura e sacrificata.
Strasburgo e Bruxelles sono divenute il luogo dello scialacquare comune, luogo di pellegrinaggio per tutti quegli imprenditori che volevano vedere esaudite le loro assurde richieste. Impiegati, porta borse, arredatori ed architetti fanno tutti parte del grande baraccone ed il fiume in piena di sperpero non conta più le sue innumerevoli gocce risucchiate dall'arido terreno circostante.
Ogni Governo di ogni Stato europeo è tenuto a contenere l'ammontare del disavanzo pubblico entro certi limiti imposti.
Nonostante tali costanti controlli, la Grecia prima e la Spagna dopo hanno avuto bisogno di siringate di denaro pubblico europeo. Come si spiega ciò? E' presto scritto.
Governi che hanno tenuto come obiettivo primario il mantenimento del consenso pubblico a loro favorevole, facevano si che la politica fiscale fosse apertamente meno serrata (condizione ottimale per l'evasione fiscale), ma ciò produceva una drastica diminuzione del gettito d'entrata, che non è possibile calcolare come ammontare reale, se non all'atto del ricevimento, da parte delle Agenzie delle Entrate, degli introiti derivati dalle imposte dirette (tipo: IRPEF, IRES) ed indirette (tipo: IVA). Sommare a questo deficit anche il disavanzo (differenza in negativo tra uscite ed entrate), che solitamente con Governi liberali tende ad aumentare in modo esponenziale, pone quello Stato nell'obbligo di "rientrare".
Il metodo più rapido per racimolare un considerevole capitale è quello utilizzato anche più frequentemente; esso consiste nell'emettere Titoli di Stato (per esempio: BOt e/o CCT per l'Italia) che costituiranno il vero debito pubblico, poiché gli acquirenti sono, per lo più, privati investitori che mirano a capitalizzare speculando. In tutta l'operazione c'è da sottolineare l'importanza che riveste la credibilità di quello Stato, cioè quanta fiducia avrà il mercato acquirente che l'importo acquistato verrà restituito nei tempi stabiliti e con l'interesse riconosciuto all'atto della vendita.
La predetta credibilità crea quello che successivamente verrà riconsiderato con il termine SPREAD (ne abbiamo sentito parlare continuamente), che in definitiva non è altro che la differenza di capitalizzazione ottenuta dalla percentuale di interessi che uno Stato è costretto ad offrire, all'atto dell'acquisto dei suoi Buoni del Tesoro, rispetto alla percentuale di un altro Stato preso a campione. Abbiamo tanto sentito parlare di Spread tra i nostri Btp ed i Bund tedeschi. Le offerte italiane, durante tutto quest'ultimo periodo, sono state più fruttuose per gli acquirenti, ma c'è da evidenziare che l'alto tasso di interessi offerti, era dovuto alla poca (o quantomeno alla più scarsa) credibilità finanziaria di cui gode l'Italia rispetto alla Germania. Ma le emissioni italiane hanno sempre trovato compratori pieni. Questo atteggiamento è riservato agli Stati che continuano a godere di buona reputazione, nonostante si trovino in brutte acque.
Mario Monti, col suo Governo, ha cercato di ridurre drasticamente la spesa pubblica e lo sta facendo ancora come solo chi è comandato lo può fare. Ha infatti più volte toccato le parti 'magre' ma numerose, limitandosi ad annusare le parti 'grasse'. Non è così che si può risollevare l'economia disastrata da precedenti governi incapaci. Quando c'è da riversare, che siano quelli che hanno accumulato di più a doverlo fare, ma essenzialmente bisogna avere la fermezza di allontanare dai ruoli strategici tutti coloro che sono stati gli artefici principali di cotanta disfatta.
L'altro giorno s'è letto che, durante un'intervista rilasciata ad un giornale tedesco, il nostro premier abbia dichiarato "se restava ancora il governo Berlusconi a quest'ora lo Spread sarebbe arrivato a 1.200". Subito dopo i politici 'cani' del PdL si sono messi ad abbaiare, costringendo (come e perché lo sa Monti) il premier a chiarire telefonicamente il suo concetto al nano di Arcore.
Questo non è il comportamento che si addice ad un vero Premier!
Monti è succube del sistema dei partiti di maggioranza.
Non si può e non si deve rispettare chi tradisce le aspettative di una Nazione. S'è sempre chiesto a gran voce che stavolta a pagare fosse chi di soldi ne aveva fatti tanti e che a ripagare fossero gli stessi banchieri, colpevoli di aver dato sfogo ad una situazione economica così devastante.
Dovevamo altresì renderci conto, sin dall'origine, che l'innominabile sarebbe stato delittuoso per la nostra economia e per l'Italia. Le sue considerazioni, le sue esternazioni e le sue invettive, dovevano aprirci la mente e dovevano indurci alla riflessione su che razza di buffone s'era a noi presentato. Le sue parole e le sue azioni erano le basi per porre in atto un vero e proprio attentato alla Costituzione. Ogni comportamento delittuoso di quell'ignobile, rimesso nelle possibilità decisionali di qualche altro degno figlio della Patria, sarebbe potuto servire per capire dove le nostre Leggi avevano lacune ed immediatamente porvi rimedio. Faccio un esempio: Se già è risaputo che la situazione delle cause pendenti nei nostri Tribunali era preoccupante per la troppa attesa, non si poteva pretendere che negli stessi tribunali venisse trovato il rimedio, imponendo il cosiddetto "processo breve". Quello è stato un'escamotage del rospo per introdurre la sua via di fuga come una colpa da poter imputare ad altri.
La stessa cosa vale per ogni azione processuale alla quale è stato chiamato a rispondere il nano.
In definitiva, ciò che vorrei vi restasse bene a mente, è che per quasi vent'anni abbiamo permesso ad un losco individuo di rovinarci la vita, la reputazione ed il futuro. Se questo non dovesse bastare a farvi saltare dalla sedia ogni qualvolta sentite o leggete il nome dell'innominabile b. (siete saltati?), allora vuol dire che a quella sedia ci siete legati, e siete pronti ad assistere alla vostra esecuzione, oppure, che con voi è evidente l'inutilità di continuare a riflettere, come se si trattasse di rigirare la solita frittata, evenienza che questo nostro 'amato e speciale' Blog non merita.
Le parole ripetute con continuità , giovano solo agli inconsistenti, ed accrescono, tra l'altro, la loro ineluttabile illogicità .
Scajola ama sillabare: "Io sono O R G O G L I O S O di essere andato a trovare un amico".
La dichiarazione è avvenuta dopo aver fatto visita a Caltagirone... In carcere!
Ma che schifo di uomini esistono?!
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Ciao a tutti e buone vacanze.
Della serie: Anche i titoli concorrono a rendere un articolo “simpatico”.
Spread…giudicato è l’appellativo più azzeccato per la mattaa testolina dell’ex premier. Ma anche giudicato dallo Spread non sarebbe stato male.
Per quest’ultima ipotesi credo fossero azzeccate le parole di Monti “Spread a 1.200“, se questi non avesse avuto paura di essere sbattuto subito fuori, confermando, col suo immediato dietro front, di essere un uomo servile con i potenti e sciolto con i normali.
C’è da sottolineare ancora la mania del nano di farsi bello, aitante e giovane a tutti i costi, manie che gli saranno costate un casino di ore per ogni giorno. Così, mentre qualcosa andava in malore, lui era dal suo estetista o dal tecnico, senza poter muoversi o aprire bocca, pena l’invalidamento del lavoro costoso e molto impegnativo di chi lo accudiva.
Ora sembra si sia leggermente lasciato andare e qualche foto del suo rozzo cranio calvo ci è stata inviata dalla Sardegna.
A parte ogni satirico sfogo, io penso onestamente che peggiore persona non avremmo potuto avere, altro che definirsi lui stesso “miglior presidente degli ultimi 150 anni“.
Le sue permanenze al governo hanno davvero rappresentato il tempo delle “briglie sciolte” in tema fiscale, sin dal suo primo intervento. Ricordo ancora, con una certa angoscia, quando ammise teneramante di aver risolto la faccenda del falso in bilancio: “Non è più un reato“. E che dire dello scudo per i capitali all’estero? Per non parlare di come riuscì a paralizzare il Parlamento, imponendo discussioni di leggi stupide, arroganti e anticostituzionali e che miravano a proteggere solo la sua persona ed il suo operato.
Ora i degni suoi alleati, a cominciare da un alfano figlio della sicilia peggiore e perciò siciliano imposto, da un figlio della politica e perciò nullafacente la russa siciliano, da due del centro italia talmente miserabili come solo cicchitto e gasparri possono essere e da una ciarlatana come altre non potranno essere poiché anche ladra di cognome santadicchè, continuano ad insinuare che il vecchio porco è ancora in forze e dunque non utile al macello. Io penso piuttosto che siano loro ad aver ancora bisogno di ripararsi dietro il rancido grasso dell’animale, quindi sono costretti ad allevarlo ulteriormente ed a dichiarare gustose e prelibate le sue costole.
Sono tutti come Eva, definita costola di Adamo e dunque, finirà che qualcuno lo inciterà a fare il passo falso definitivo.
E sarà polvere.