
Berlusconi un asino a cavallo
Lo squarcio nel cielo ha vomitato il caimano.
Berlusconi è ormai definitivamente fuori da qualsiasi logica di sopravvivenza politica e sociale. Con lui è finita anche la sua epoca!
Il pregiudicato non vuole rendersene conto e, ancora una volta, torna pressante la necessità di mettere a repentaglio le vite delle sue figlie, nel vano tentativo di ridare lustro ad un cognome ormai infangato. Sa che rischiano molto, ma non se ne cura, ha bisogno che Marina o Barbara prenda il suo posto alla guida di quella miserabile compagine politica, alla quale s'è ridotta Forza Italia. Ha bisogno, l'ormai divenuto anche sciacallo, di riprendere il dominio che gli sfugge di mano giorno dopo giorno; la sua esistenza varrebbe nulla se domani si svegliasse sapendo di non rappresentare il potere.
Solo i pochi che ancora dipendono da lui e dalle sue elemosine gli restano fedeli. Sono quelle persone che non avrebbero altre opportunità di sostentamento, campassero pure mille anni. Un'asina come la Gelmini, o un'avventuriera come la Biancofiore sono l'emblema e la corretta rappresentanza di quanto declassata sia stata la politica italiana con l'avvento del berlusconismo. La Carfagna e la Mussolini, antagoniste per invidia; Capezzone e Cicchitto, Gasparri e Lupi, Nitto Palma e Quagliariello, Porcanchè e la De Girolamo sono gli opposti avvicendati. Personaggi inutili ed insignificanti, resi potenti e presuntuosi dalla spinta che li ha catapultati in un mondo al quale non appartenevano, che non capivano, per l'altezza del significato espresso e, perciò, con loro, derubricati a semplici luoghi ove l'incasso diveniva facile.
Il somaro Berlusconi è sceso da qualsiasi podio, che l'abbia fatto volutamente è solo un piccolo dettaglio, che però mostra come quel babbeo faccia sempre qualsiasi cosa solo per calcolo. Ovviamente non può permettersi di sbagliare, troppe sono le responsabilità , ma lui ha sempre commesso errori e li ha corretti, commettendone altri ancor più gravi, più macchinosi e più devastanti.

Marina Berlusconi: Col sen'n'o di poi!
Ora, Marina e la 'ragazzina' Barbara (il Pier è meglio lasciarlo in disparte visto che il padre l'ha già fatto accarezzare dalle cure della Giustizia) dovranno necessariamente decidere chi tra loro due è pronta a dire sì alle pretese del padre e questa loro scelta importerà molto al Ppe, poiché se non ci saranno cambiamenti di rappresentanza in breve, molto probabilmente si deciderà per l'esclusione di Forza Italia dalle loro liste. Di Marina Berlusconi abbiamo scritto in varie occasioni e, tutte le volte, l'abbiamo dichiarata inadatta, troppo pronta alla battaglia per la difesa del suo patrimonio ed apertamente antidemocratica ed irriguardosa, insomma, la copia esatta del padre, la sua degna erede. Barbara invece, pur non conoscendola per l'importanza di atti ufficiali compiuti, se non per delle scaramucce sprigionate per ripicca all'interno del Milan club, non ci pare proprio la persona maturata con la pressione degli affari politici. E' come il poveraccio al quale vien data una barca di soldi e vien seduto a capo tavola di una non ben identificata compagnia. Ecco, è tutto tuo, ora disponi tutto ciò che ti aggrada. Povero poveraccio!
Stiamo mettendo in croce la diplomazia europea già da troppo tempo; rischiando ancora di rimanere, nonostante i dolorosi sforzi, coloro che non sanno sbrigare le "proprie faccende di casa". Pazzia tutta italiana che il cognome di un pregiudicato diventi l'emblema ufficiale, sebbene di un partito declassato come è sempre stato quello di forza Italia! Di forza ne abbiamo dovuto avere tanta e lo dimostra il fatto che siamo ancora a galla, disperatamente a galla, ma non affondati, nonostante tutto, nonostante loro.
Intanto mr. Renzi Bean tra una chiacchiera e l'altra con i vari esponenti nazionali esteri, tra un "datemi pure del buffone se entro tale data non arriveranno i soldi in busta", tra affitto casa da chiarire se la paga lui o il suo finanziatore Carrai e perché, fra mille polemiche interne al PD e mille punzecchiamenti che gli giungono da miriadi di piccoli uncini, tira avanti imperterrito, come se potessero bastare le esclamazioni di stupore fuoruscite dai suoi interlocutori, quando lui esponeva i suoi piani per attuare le riforme italiane e placare i mille dilemmi e le mille incertezze sulla sua persona.
Il 'pelide' Renzi non s'accorge che anche lui ha il suo "tallone d'Achille", rappresentato dalla sua presunzione e dalla sua ambizione. Lui crede di poter arrivare ad allineare i vecchi volponi della politica internazionale alle sue idee, come se anche quei personaggi dovessero necessariamente mirare a fare il bene esclusivo dell'Italia. Renzi dimentica che ha comunque di fronte degli avversari economici, che mai accetterebbero di favorire l'Italia a danno conseguenziale del loro Paese.
Ma allora, di cosa lo elogiano la Merkel, Hollande, Cameron, Barroso e Van Rompuy?
Il sorrisino scaturino tra Barroso e Van Rompuy, quando un giornalista ha posto la domanda di cosa ne pensassero della 'ricetta' di Renzi, ha fatto tornare alla mente il siparietto creato dal duo Merkel-Sarkozy con altro nostro p.d.c. e sappiamo tutti come è finita.
L'Europa ci chiede di mantener fede agli impegni presi e Renzi risponde che l'Italia gli impegni li mantiene; ma dove sono i fatti? Non si possono mantenere impegni solo a parole, ci vogliono i fatti ed i fatti sono rappresentati anche ed essenzialmente dal benessere della propria Popolazione, dalle Quantità e Qualità del Lavoro e dagli stati di salute espressi, guarda caso, dalla Sanità , dalla Istruzione e dalla Ricerca Scientifica. Se questi settori sono ancora in sofferenza, vuol dire che non c'è stato il mantenimento degli impegni e, di conseguenza, tutti continueranno a riderci in faccia quando tenteremo di parlare seriamente.
Pochi giornali a tiratura nazionale hanno riportato le battute sussurrate a Bruxelles durante la visita del nostro P.d.C. - "Lo manda Berlusconi" - "Ha il benestare di Berlusconi" - "Berlusconi lo fa cadere quando vuole" - "Deve sottostare a Berlusconi" - "Berlusconi non gli permetterà di fare di testa sua e quindi le riforme italiane sono una montatura temporanea".
Credimi, ci vuole davvero poco per capire che Renzi ha trovato una dignitosa accoglienza, solo perché tutti s'aspettano che durante i prossimi sei mesi di Presidenza italiana, non si creino distacchi gravi con tutte le misure attualmente in vigore negli altri Stati Europei o, per meglio scrivere, in vigore nei più importanti Stati Europei. I prossimi sei mesi saranno all'insegna di 'Io ti concedo se mi fai rimanere immutata questa posizione... Io ti appoggio se nel frattempo...' E' ovvio quindi che conviene a chiunque accostarsi a Renzi porgendo le mani ed accogliendolo con disinvolta apertura. I volponi europei hanno sin dall'inizio saputo gettare le condizioni che mettessero Paesi come l'Italia, la Spagna e la Grecia in ginocchio. Noi siamo stati designati come i buoi da fatica. A noi quest'Europa costa troppo, molto più dei benefici(?) ricevuti. Non vi è stabilità , non si vede progresso e non esiste cooperazione. Noi siamo i necessari combattenti ai bordi, coloro che con i loro sacrifici servono a mantenere la serenità al Centro d'Europa. Noi siamo gli europei mancati, perché abbiamo permesso che questi ultimi vent'anni servissero ad accrescere solo il potere economico della famiglia Berlusconi, la più orrida ed orrenda che abbia mai vissuto in Italia.
Tienilo a mente la prossima volta che voterai; tieni a mente che è sempre un grave errore permettere la concentrazione del potere nelle mani del singolo.
E Renzi vuole essere anch'egli un singolo!
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Buon pomeriggio a tutti e grazie per i vostri saluti.
Nel mio precedente intervento avevo scritto che in futuro avremmo fatto bene a dimenticarci di caimani ed affini e ad occuparci solo di Grillo e di Renzi. Caso strano però e non vorrei essere riconosciuto come gufo, ad occuparsi di loro due è anche la Magistratura. Per il primo sì è portata avanti la stupida accusa di aver oltrepassato il limite imposto dai sigilli, mentre per Renzi la faccenda assume toni oscuri, perché oscuri sono i fatti ed oscuri vorrebbe mantenerli il protagonista. Nasce così il forte dubbio che, ciò che si preferisce mantenere nell’ombra tanto pulito non sia e che le indagini, perché nel frattempo sono diventate due, su Renzi nominato alto dirigente della società di famiglia e del perché sia stato il sig. Carrai a pagare interamente e continuamente l’affitto della casa in via Alfani a Firenze ove il sindaco abitava, siano due filoni che la possono dire lunga su chi sia veramente il fantastico Matteo Renzi.
Io di farmi infinocchiare da questo “furbetto” non ci penso minimamente, tant’è che sono subito pronto a dichiarare la mia insoddisfazione verso coloro che lo stanno portando alle stelle.
Ovviamente si tratta delle solite squadriglie di sinistra, cioè quei gruppi di sinistrati che non vedevano l’ora di far fare il sorpasso alla propria corrente di partito. Renzi per me ha già ampiamente dimostrato di essere uno che non va per il sottile, quando si tratta di poter intascare; quella nomina per cui ora è indagato lo dimostra appieno. Sarebbe impensabile che lui non abbia programmato di farsi nominare alto dirigente nella società di famiglia, giusto qualche giorno prima di candidarsi come Presidente della Provincia, senza avere come fine quello di farsi trovare con quell’incarico elevato e di obbligare il Comune di Firenze a versare per la sua pensione i relativi onerosi contributi.
il M5S ha chiesto che Renzi chiarisse in Parlamento il suo rapporto col Carrai e le motivazioni dei pagamenti d’affitto, ma i partiti di potere hanno “zittito” quella richiesta. Vi pare logico?
Vi pare logico che una persona come Matteo Renzi sia a Bruxelles a parlare dei nostri problemi, mentre tutti gli altri che se lo trovano di fronte sanno perfettamente di che pasta è fatto? E’ ovvio che poi a quelli là scappa da ridere!